mercoledì 7 novembre 2012

Ore 17.40
Ciao Anna, passa una buona serata.
Anche tu.

Queste le parole che accompagnano il nostro saluto, quasi sempre.
Se è venerdì l'augurio passa al "buon fine settimana".

E' una persone educata Luca, con modi e parole d'altri tempi.
Cose rare.
E' un attento ascoltatore, memorizza ogni cosa che gli dico.
E' capace oggi di ripetermi parole che ho detto un mese fa.
Se gli dico cosa faccio stasera, domani mi chiederà: com'è andata ieri sera?
Se non sto bene, per i prossimi giorni appena mi vede mi dirà: tutto a posto?

Gli piace il formaggio, la montagna, la piscina e le caramelle che frizzano.
Non gli piace la metropolitana, cucinare, e i gusci dei molluschi perchè gli impediscono di buttarsi nel piatto.

Dice, anche se non ci capisce molto, che gli piacciono le mie foto.

E' un uomo del nord Luca, nato e cresciuto tra l'Adige e il Po, terra di acqua dolce e di nebbia.

Quando gli parlo mi guarda sempre dritto negli occhi, quando smetto continua a farlo come se riflettesse sulle parole appena dette.

A volte passano secondi così.

Si sfoga.

E soprattutto ride e sorride.

C'è una bella alchimia tra noi due. Completamente diversi.
Ma la materia di cui sono fatti gli scogli non è diversa da quella del mare?
Eppure vivono uno dentro l'altro, da sempre.

A volte succede che ci salutiamo soltanto, e ognuno di noi prosegue nel suo viaggio.
A volte parliamo per tutti i 40 minuti.
Quasi sempre sono io che inizio, lui se sto leggendo o ascoltando musica raramente mi interrompe.

L'ho invitato due volte ad uscire (per un evento, ma in modo molto blando e poi con dei miei amici per un aperitvo, in modo molto ufficiale).
E per due volte ha rifiutato, dicendo che non poteva.
Pare vivi solo, ma è cosa ufficiosa.

Sarà difficile tirarlo fuori dal tubo metropolitano o avere il suo numero oppure che m'inviti ad uscire.

Ma tempo fa io ho avuto il coraggio di dare un biglietto a uno sconosciuto, spostando i miei limiti un po' piu' in là.....

;)