venerdì 29 giugno 2012

Ore 17.
Sale sul vagone.

Non è da solo.

Trovano due posti e si siedono.
Parlano e sono troppo lontani perchè io senta la sua voce.
Sono all' impiedi.
E' rivolto verso l'altra persona e mi dà quasi le spalle.

Questa persona è un uomo.

Un suo collega presumo.

Parla e gesticola poco.

Dopo qualche fermata il suo collega scende e si libera il posto.

La tentazione di sedermi accanto a lui è forte, fortissima.

Ma non lo faccio. Manca solo una fermata per scendere.

Ha una camicia a righe, adoro le righe!

Arriva la nostra fermata e scendiamo per cambiare linea.

Lui è davanti a me.

La metropolitana, ferma sta chiudendo le porte.

Lui fa una corsa ed entra.

Mi lascia sola sulla banchina.

Ma vaffanculo