Ore 17.
Sale sul vagone.
Non è da solo.
Trovano due posti e si siedono.
Parlano e sono troppo lontani perchè io senta la sua voce.
Sono all' impiedi.
E' rivolto verso l'altra persona e mi dà quasi le spalle.
Questa persona è un uomo.
Un suo collega presumo.
Parla e gesticola poco.
Dopo qualche fermata il suo collega scende e si libera il posto.
La tentazione di sedermi accanto a lui è forte, fortissima.
Ma non lo faccio. Manca solo una fermata per scendere.
Ha una camicia a righe, adoro le righe!
Arriva la nostra fermata e scendiamo per cambiare linea.
Lui è davanti a me.
La metropolitana, ferma sta chiudendo le porte.
Lui fa una corsa ed entra.
Mi lascia sola sulla banchina.
Ma vaffanculo