venerdì 18 maggio 2012


Ore 17.
Stasera c' è una novità.
E' nelle mia borsa, ben protetta tra le pagine di un quaderno per gli appunti.

Da ieri sera mi frulla in testa che devo fare un passo avanti.
Qualcuno mi ha detto che dovrei parlargli.
Con parole parlate.
Ma io non me la sento.
Allora ho deciso di scrivergli un biglietto.
Qualcuno ha proposto un biglietto da visita.
Ma io penso che non sto vendendo nulla e che nemmeno sto comprando qualcosa.

M'invento un biglietto semplice, su cartoncino bianco.

Inizio a pensare cosa scriverci.
Chiedo consiglio ad un uomo, il mio amico fraterno Antonio (o solo fratello o solo brother o solo brodino o solo tesoro) mi propone qualche frase, ma il consiglio è quello di scrivere quello che più sento mio.
Sicuramente il mio numero di telefono e la mia mail in calce.
Decido poi di stampare una mia fotografia e metterci indirizzo web dove sono pubblicate tutte le altre.
Cosa meglio parla di me se non le mie fotografie?
Aggiungo una frase scritta a mano, pochissime parole.
E ci appiccico una caramella, una vera caramella.

Completato il biglietto penso al passo successivo.

Quando e come darglielo.

Subito appena sale?
Naturalmente decido per darglielo un micro secondo prima che scenda dalla metro.

Si ma come?

Diretta magari:
Questo è per te! Con un sorriso smagliante.
Naaaaaaaaaaaaa

Indiretta forse:
Ehi ti è caduto questo! Accucciata ai suoi piedi mentre faccio finta di raccoglierlo.
Macchè.

Vabbè carica di buone intenzioni prendo la metro.
Qualche fermata e Lui sale.

Sfacciata lo guardo. Legge una rivista.
Evviva!!
Cerco di intuire quale sia, ma dopo qualche pagina la mette via.
I solito sguardi.
Ma stavolta c'e' qualcosa in piu'.
Un cartoncino.
Più il momento della consegna si avvicina, piu' sento salire l'adrenalina.

Glielo do. Insomma, non c'è scritto nulla di male, non sto facendo la figura della marpiona, è una cosa simpatica e soprattutto cosa potrebbe succedere mai?

Non glielo do. Insomma, del resto lui un passo avanti non l'ha mai fatto, e io faccio la figura della scema, e potrebbe succedere che tutto sommato non gliene può fregare nulla del biglietto e di me.

Sulla seconda tratta, gli passo accanto e mi guarda.
I suoi occhi azzurri sono due fari, mi perdo ma il biglietto mi ricorda che devo agire in fretta.
Manca solo una fermata e non ho molto tempo.

Tiro fuori il cartoncino dalla borsa.

E sfoglio un'improbabile margherita.
glielo do - non glielo do - glielo do - non glielo do - glielo do - non glielo do - glielo do

Non glielo do.

L'ha voluto il destino. Non posso mica scegliere margherite con petali pari giusto?

La verità è che non ho avuto il coraggio.

Lui scende e mentre le porte si chiudono mi sto già dando della cretina cagasotto.

Era il giorno giusto, il momento giusto, l'energia giusta e il bigliettino giusto e io mi sono tirata indietro.

C'è di buono che avrò altre occasioni.

Devo solo saltare un ostacolo. Io

Mind the gap people!