martedì 10 aprile 2012

Ore 17
Giovedì e venerdì scorso non ci siamo incontrati.
Non ricordo se perchè non ero in orario io oppure lui.
In queste brevi vacanze pasquali, mi sono ritrovata a pensare dove le avrebbe passate.
A casa oppure fuori?
E con chi poi?
Domande che non avranno risposte. Almeno per ora.
Tornando a stasera ore 17, non l'ho visto salire.
Mi sarebbe piaciuto spiare una im/probabile abbronzatura e capire se fosse di montagna o di mare.
Perchè l'abbronzatura di montagna è pacchiana, diciamolo pure.
Spesso tatua sulla pelle del viso occhiali dalla spessa montatura. E il color rosa vivace delle guance ha pennellate verticali.
L'abbronzatura marina invece è fuoco sulla pella chiara, miele su quella scura. Non tradisce.
Da amante del mare e dei suoi elementi, preferisco quest'ultima.
Ma niente montagna, niente mare. E niente Lui.
Rassegnata scendo dal vagone per cambiare direzione e me lo ritrovo al mio fianco appena un pò piu' iin là.
Lo guardo due secondi e la mia espressione rispecchiava il mio pensiero: ma cavolo, abbiamo perso preziosi minuti di conversazione e adesso ce ne rimangono solo una manciata, lo sai vero?
Distolgo lo sguardo imbarazzata, sicuramente arrossendo.Se n' è accorto lo so e per tutto il resto del nostro viaggio insieme non oso più guardarlo.
Non l'ho nemmeno salutato.
Chissà se lui invece ha salutato me.
Magari si è anche scusato per non essere salito sul mio vagone: sai ho preso la metro all'ultimo istante...scusa, ciao.
Ho quasi 43 anni e a volte mi comporto come una ragazzina permalosa (e sognatrice).

Stasera vi lascio con un passaggio del romanzo "Ogni cosa è illuminata"di di Jonathan Safran Foer (leggetelo)

"..Questo è il mio cuore. Lo stai toccando con la mano sinistra non perche' sei mancino, ma perche sono io che la tengo contro il mio cuore. Quello che senti e' il battito del mio cuore. E' quello che mi tiene viva."

A domani ore 17. Io ci sarò