Ore 17
L'incazzatura metropolitana non mi è per niente passata.
Sento il fruscio dei suoi pantaloni e non alzo lo sguardo.
Continuo a leggere.
Mi innervosisce, ma perchè non se ne va da un'altra parte?
Proprio davanti a me deve stare?
Aria elettrica....
Mi rilasso, e dopo 15 minuti lo guardo.
Sta fissando il mio tatuaggio.
Non distoglie gli occhi dal mio polpaccio.
E dalle mie scarpe.
Oggi tacco 10.
Una rarità, di solito viaggio piu' comoda.
Inizio a chiedermi,mi sarò depilata a modo?
Non sarò troppo bianca?
Magari lo smalto rosso è troppo.
E poi con sto caldo chissà che caviglia avrò.
Appena abbandona il mio arto, controllo.
Il mio polpaccio e tutto il resto paiono in ordine.
Arrivati in prossimità della nostra fermata mi alzo, e lui mi è affianco.
Mi fa uno strano effetto vederlo solo un paio di centimetri più alto di me.
Lo guardo con fare altezzoso.
Abbassa lo sguardo.
Cambiamo tratto e lo sorprendo a guardare di nuovo il mio girasole.
Poi guarda me. Con insistenza.
Arriva la sua fermata e scivola via.
Mi confonde.