martedì 3 luglio 2012

Ore 17

L'incazzatura metropolitana non mi è per niente passata.

Sento il fruscio dei suoi pantaloni e non alzo lo sguardo.

Continuo a leggere.

Mi innervosisce, ma perchè non se ne va da un'altra parte?

Proprio davanti a me deve stare?

Aria elettrica....

Mi rilasso, e dopo 15 minuti lo guardo.

Sta fissando il mio tatuaggio.

Non distoglie gli occhi dal mio polpaccio.

E dalle mie scarpe.

Oggi tacco 10.

Una rarità, di solito viaggio piu' comoda.

Inizio a chiedermi,mi sarò depilata a modo?

Non sarò troppo bianca?

Magari lo smalto rosso è troppo.

E poi con sto caldo chissà che caviglia avrò.

Appena abbandona il mio arto, controllo.

Il mio polpaccio e tutto il resto paiono in ordine.

Arrivati in prossimità della nostra fermata mi alzo, e lui mi è affianco.

Mi fa uno strano effetto vederlo solo un paio di centimetri più alto di me.

Lo guardo con fare altezzoso.

Abbassa lo sguardo.

Cambiamo tratto e lo sorprendo a guardare di nuovo il mio girasole.

Poi guarda me. Con insistenza.

Arriva la sua fermata e scivola via.

Mi confonde.